Per una vita, ho associato l'idea del Carnevale esclusivamente a dolcetti fritti e zuccherati, che hanno sempre connotato gli ultimi giorni di festa, gli ultimi solo in virtù dei buoni propositi a tavola, in attesa della Pasqua e di nuove bontà, inevitabilmente associate all'euforia primaverile e ai picnic all'aria aperta.
Cresciuta con l'assioma frappe&castagnole-martedigrasso, il mio bagaglio culturale si è arricchito di una nuova tradizione, nel momento in cui ho conosciuto un Principe azzurro partenopeo, che ha cucinato per me, ignara di simili tradizioni e sfumature, la famosa Lasagna di Carnevale, che chiunque si trovi in Campania, deve provare almeno una volta nella vita (anche solo per poter vantare la propria ricetta di ragù e polpettine proprio come accadeva in un famoso film italiano).
La ricetta del "mio" Principe (ebbene sì, ho capitolato dopo la lasagna, quindi se avete bisogno di "un'arma" per la prossima cena romantica, sappiate che con le polpette, nessuno potrà resistervi!) prevede per 500 grammi di sfoglia per lasagna rigorosamente riccia, delle fantastiche polpettine fritte, preparate con 250 grammi di carne tritata di maiale, una manciata generosa di parmigiano reggiano, della mollica di pane cafone ammorbidita in acqua e strizzata, 1 uovo, sale q.b., pepe quanto piace e dell'olio per friggere.
Le polpettine che troverete tra una sfoglia e l'altra di lasagna, sono piccole come le nocciole di Giffoni, e si amalgano alla perfezione con il ragù (preparato con due bottiglie di passata di pomodorini del vesuvio, 2 salsiccie non troppo magre, 2 costine di maiale, mezza cipolla, tanto basilico, 1 bicchiere di vino bianco, olio d'oliva q.b., sale q.b., dei chiodi di garofano o se piace qualche foglia di alloro), con la ricotta di cestino che verrà sparpagliata sulla salsa, insieme alla provola tagliata finemente, ad almeno un paio di uova sode a fettine, del salame a dadini, una generosa manciata di parmigiano e... capite poi perché si dice "colpo" di fulmine? :)
La lasagna cuoce e borbotta felice nel forno per 35 minuti circa a 200°, quando il ragù si asciuga e lascia che sulla prima sfoglia, si formi la crosticina croccante, ma la magia di questo piatto non proprio leggero, né dietetico, né tantomeno veloce da preparare (vi consiglio di preparare almeno il ragù la sera prima), sono loro, le polpettine, che si intravedono già, mentre le porzioni vengono preparate nei piatti: piccole, tonde, golose... il vero pizzico di fantasia con cui chiudere in bellezza i festeggiamenti del Martedì grasso!
Che Carnevale sarebbe senza polpette?
mai provate... da emiliana doc che sono per me le lasagne sono solo in un modo, ma devo dire che la sorpresa della polpetta dentro..mi stuzzica!!! :)
RispondiEliminaAnche io ero scettica, sia per la quantità di cibo, che per il mix, ma al primo morso, sono andata alla ricerca delle polpettine, neanche fossi tornata indietro nel tempo! :)
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